Circolari dello studio

Si comunica che l’art. 62 comma 7 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 denominato Decreto “Cura Italia” concede l’opportunità di emettere le proprie fatture dal 18 marzo al 31 marzo 2020 senza applicazione della ritenuta d’acconto.

Possono usufruire di questa opportunità tutti i soggetto che:

 

 -         Abbiano avuto nel 2019 ricavi inferiori ad euro € 400.000,00

-      -      Nel corso del mese di febbraio non si siano avvalsi di lavoratori dipendenti e/o occasionali

 

Pertanto, per chi volesse usufruire di questa opportunità, l’importo della ritenuta d’acconto non dovrà essere esposta in fattura. Inoltre è necessario inserire in fattura la seguente dichiarazione:

 

“Si dichiara che il compenso di cui alla presente fattura non è soggetto a ritenuta d’acconto ai sensi del l’art. 62 comma 7 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020”

 

Si precisa che l’importo della ritenuta d’acconto incassata dovrà essere poi successivamente versata in unica soluzione entro il 31 maggio oppure, alternativamente, mediante rateizzazione fino ad un massimo di n. 5 rate mensili di pari importo a partire dal mesi di maggio e senza applicazione di sanzioni ed interessi.

 

Lo studio resta disponibile per qualsivoglia chiarimento in merito.

CORONAVIRUS – STRATEGIE D’IMPRESA PER EVITARE IL COLLASSO

 

La diffusione globale dell’infezione Covid-19 ha senz’altro generato l’emergenza sanitaria più eclatante che le nostre generazioni si trovano ad affrontare.

Con la diffusione del Coronavirus in Italia, l’occidente ha compreso bene che questa sarà un’emergenza con cui fare i conti in modo diretto, con risvolti negativi e strascichi per le imprese e l’economia globale. Ora oltre all’emergenza sanitaria, occorre unità e coordinamento centrale anche per quella economica.

Il settore turistico in generale è stato in Italia il primo ad essere colpito. La presa di coscienza dell’effettiva gravità dell’emergenza sanitaria abbinata alle inevitabili misure restrittive da parte del Governo, ha inevitabilmente trascinato moltissimi altri settori nel baratro della crisi di liquidità….

In queste intense settimane di lavoro il nostro Studio Professionale, forte di un bagaglio di esperienza ventennale nella pianificazione delle strategie d’impresa, ha messo in campo tutte le sue competenze a favore dei tanti imprenditori che hanno tempestivamente deciso di ricorrere ai ripari. In questa difficile situazione di emergenza, sopravvivranno soprattutto le attività i cui gestori avranno adottato in tempo le adeguate soluzioni strategiche, volte a fronteggiare la crisi di liquidità!!!

Confesso che la mia forte preoccupazione è rivolta alla stragrande maggioranza di piccoli imprenditori e piccoli commercianti che ancora oggi non hanno adottato misure strategiche, restando in attesa della “manna dal cielo”, o del Decreto Governativo che introduca e metta in campo gli aiuti economici sufficienti a salvare tutte le famiglie, tutti i lavoratori e tutte le imprese del territorio nazionale.

Vorrei far notare a questi imprenditori che oggi 15 marzo 2020 alle ore 11.00 il Governo non ha ancora varato l’auspicato Decreto con cui dovrebbe sospendere i pagamenti fiscali e contributivi previsti per domani 16 marzo 2020. Data alquanto importante se si pensi che questa rappresenta la prima scadenza per il versamento del saldo IVA 2019, che vale da solo circa 11 miliardi di euro. Somme che lo Stato dovrà compensare con emissioni di titoli di Stato, in una delle fasi più agitate nei mercati….

Fermo restante l’eccellente lavoro che il Governo sta facendo in questa terribile emergenza sanitaria ed economica è necessario che gli imprenditori agiscano tempestivamente, soprattutto perché la vera incertezza è l’ampiezza dell’arco temporale. Quanto tempo bisognerà restare chiusi? Una settimana? Un mese? Due mesi?

A prescindere dagli aiuti di Stato che saranno messi in campo e di chi potrà effettivamente beneficiarne (oggi si parla di imprese con fatturati inferiori agli € 400.000 appartenenti solo ad alcuni settori merceologici ipoteticamente più colpiti), abbiamo studiato per i nostri clienti aggressive strategie di difesa, volte alla salvaguardia del patrimonio aziendale e soprattutto fondamentali per garantire la stabilità dei flussi di cassa.

Abbiamo ideato e studiato le soluzioni alternative che consentono all’imprenditore colpito da provvedimenti restrittivi di svolgere la sua attività commerciale, produttiva, di prestazione d’opera e/o di fornitura di servizi.

Abbiamo affiancato le imprese dell’adozione delle misure amministrative volte a riscrivere il calendario delle scadenze dei pagamenti verso i fornitori, verso gli istituti di credito, verso l’erario e/o gli enti di previdenza.

Infine si è fatto ricorso all’impiego delle opportunità e delle agevolazioni che, a prescindere dai futuri interventi Statali, erano già contemplati nella Legge di Bilancio 2020, prim’ancora che si parlasse di Covid-19….

L’emergenza sanitaria arrecherà senz’altro grossi disagi alle imprese ed alle famiglie…..

Trasformare tutti questi disagi in opportunità si può!!!

Basta volerlo……………

 

Dr. Piscicelli Andrea

Coronavirus, ora spaventa l’impatto sull’economia

Federturismo: solo dalle gite, un danno da 316 milioni. Agis: in una settimana persi 10 milioni di euro. Confesercenti: a rischio 60 mila posti di lavoro, pericolo chiusura per 15 mila imprese

L'emergenza da coronavirus rischia di avere un impatto elevatissimo sull'economia. L’ultimo effetto è quello legato al Salone del Mobile di Milano che da fine aprile è stato rinviato a giugno, dal 16 al 21.

In generale Confesercenti ha calcolato una perdita di circa 3,9 miliardi di consumi, "una stima conservativa, basata sull'ipotesi di una crisi limitata" dice l’associazione.

Confesercenti: a rischio 60 mila posti di lavoro
La frenata dei consumi, afferma l'associazione in vista del vertice previsto per oggi pomeriggio al Mise, avrà conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15 mila piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo ed i servizi. L'impatto sull'occupazione potrebbe superare i 60mila posti di lavoro. 

L'annuncio di Beppe rinviato il Salone del Mobile di Milano

La situazione è particolarmente grave nel turismo: «il comparto - afferma Confesercenti - è già in zona rossa, con le attività ricettive travolte da un diluvio di disdette, e la stagione primaverile, che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo, appare seriamente compromessa, con la prospettiva di ulteriori danni non solo per alberghi e bed & breakfast, ma anche bar, ristoranti e attività commerciali». «L'impatto dell'emergenza sull'economia può essere altissimo. Bisogna agire in fretta, e bene, per limitare i danni. I cali di viaggiatori registrati negli ultimi quattro giorni lasciano pensare il peggio: se continua così a lungo, centinaia di imprese, dagli alberghi alle attività commerciali, rischiano di saltare - dichiara la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise - Servono interventi straordinari: al tavolo del Mise con il Ministro Stefano Patuanelli, oggi, chiederemo di trattare tutte le imprese turistiche come se fossero nella zona rossa, estendendo loro la sospensione dei pagamenti, dai versamenti contributivi a muti e bollette, e pensando a forme di welfare per non lasciare a terra i lavoratori e gli imprenditori. Ma bisogna prepararsi a misure d'emergenza anche per ristoranti ed attività commerciali».

Prof. Del Conte: "In questa emergenza viene in aiuto anche lo smart working"

Federturismo: solo dalle gite, un danno da 316 milioni 
«In 48 ore siamo diventati un Paese non sicuro in cui è meglio non venire e da cui è meglio non accogliere viaggiatori. Stiamo facendo al nostro turismo danni inestimabili. Solo il settore delle gite scolastiche muove un business da 316 milioni ma è la punta dell'iceberg. Stiamo annullando ogni manifestazione, ogni convegno, ogni vacanza non solo nelle zone focolaio ma in tutte le regioni italiane anche quelle dove non c'è nessun caso. Sono purtroppo coinvolti tutti settori dell'attività produttiva (alberghi, ristoranti, tour operator, trasporti ma anche parchi a temi, meeting industry etc)». A fare il punto con l'Ansa degli effetti della situazione coronavirus in continuo peggioramento per il settore turismo è la vicepresidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.

Agis: in una settimana persi 10 milioni di euro 

Per lo spettacolo dal vivo, la settimana di chiusura (dallo scorso weekend fino al prossimo 1 marzo) dei luoghi di spettacolo situati nelle Regioni colpite dai casi di contagio del coronavirus provocherà un perdita economica di oltre 10 milioni di euro, diretta causa della cancellazione di 7.400 spettacoli. E' quanto emerge da una prima stima fornita da Agis - Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ed elaborata sui dati Siae. «Una perdita in termini economici estremamente pesante, per far fronte alla quale, nella giornata di ieri, Agis ha indirizzato al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini - si legge in una nota - una lettera in cui viene richiesta, con la massima urgenza, l'apertura di uno 'stato di crisi' con l'obiettivo di adottare quanto prima provvedimenti e misure a sostegno di un settore in questi giorni gravemente penalizzato».

 

Prof. Andrea Beltratti: "Con il coronavirus sui mercati regna incertezza come con le Torri Gemelle"

E' allarme cinema, giù incassi e uscite rinviate 
Incassi in picchiata nelle sale, uscite rinviate a data da destinarsi, dal nuovo Verdone al Ligabue di Diritti: l'effetto coronavirus pesa anche sul cinema, che vede bruscamente interrotta la tendenza positiva registrata dal mercato lo scorso anno e nelle prime settimane del 2020. Nel week end il box office ha lasciato sul terreno il 44% rispetto a una settimana fa, perdendo 4,4 milioni di euro (e 2,4 milioni sull'analogo fine settimana del 2019). Particolarmente critico il bilancio di domenica, giornata clou per gli incassi settimanali: -673mila euro rispetto a sabato, quasi 2 milioni persi sulla domenica precedente, 1,6 milioni su un anno fa. Un effetto immediato della chiusura delle sale nelle regioni coinvolte dall'emergenza (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), vale a dire ben 850 schermi su un totale di 1830. Ma anche della paura del contagio: fatta eccezione per Molise, Puglia e Basilicata, domenica gli incassi sono andati giù un po' ovunque, con un -31% nel Lazio, -20% in Umbria, -12% in Liguria, -29% in Valle d'Aosta, stando alla radiografia del Cinetel. E certo non promette bene la raffica di rinvii: non arriverà in sala il 27 febbraio, come annunciato, Volevo nascondermi, l'atteso film di Giorgio Diritti con Elio Germano nei panni del pittore Ligabue, appena applaudito a Berlino, né Si vive una vola sola, il nuovo film di e con Carlo Verdone.

Prof. Francesco Giovanazzi: "Finché non passa lo shock all'offerta, la situazione non migliorerà"

Rinviati al momento sine die anche i cartoon Lupin III - The First, la versione in computer grafica del personaggio di Monkey Punch, diretta da Takashi Yamazaki, e Arctic - Un'avventura glaciale; Dopo il matrimonio, storia di perdita e rinascita con Michelle Williams e il premio Oscar Julianne Moore, e ancora Cambio tutto, nuova commedia di Guido Chiesa con Valentina Lodovini e Neri Marcorè (annunciata per il 5 marzo). Non 'smontano', al momento, Doppio sospetto, noir hitchcockiano diretto da Olivier Masset-Depasse (27 febbraio) e il cartone Disney Onward - Oltre la magia (5 marzo), così come è regolarmente programmato (dove possibile) Salvo amato, Livia mia, il nuovo episodio del Commissario Montalbano eccezionalmente in anteprima al cinema il 24, 25 e 26 febbraio prima di approdare su Rai1. Se il presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, ha sottolineato il senso di responsabilità con cui l'industria si è adeguata alle misure per fronteggiare l'emergenza, pur evidenziando le "conseguenze economiche significative", Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) e Federvivo hanno chiesto al ministro della Cultura Franceschini di aprire uno "stato di crisi" per il settore. "Il blocco di ogni attività nelle regioni del Nord Italia sta generando infatti un impatto economico estremamente negativo, tanto per il crollo dei ricavi da bigliettazione quanto per la drastica riduzione delle paghe degli addetti del settore", hanno scritto in una lettera aperta, invocando "adeguate risorse" e "provvedimenti normativi che evitino qualsiasi penalizzazione". Prova a lanciare un messaggio positivo Mario Lorini, presidente dell'Anec, l'associazione degli esercenti: «Giustamente ci siamo adeguati alle disposizioni di chiusura delle sale nelle regioni interessate dall'emergenza, e siamo pronti a prendere atto di eventuali sviluppi. Ma altrove stiamo invitando tutti gli esercenti a lasciare le sale aperte: siamo da sempre luoghi di intrattenimento dove si trascorre volentieri il tempo libero e dove si decide di andare se si sta bene e si ha voglia di uscire, visto che ci sono decine di forme di intrattenimento alternative. E' vero, stanno slittando alcuni film molto attesi: ma una settimana fa è arrivato in sala un plotone di titoli interessanti. Pur restando ancorati, giorno per giorno, alla realtà, vogliamo dare un segnale di sicurezza e di tranquillità a un Paese che deve reagire».

Le risposte del virologo alle domande della figlia: cosa sapere sul coronavirus

Giro d’affari gel igienizzanti mani +827%
Tra gli impatti sull’economia, com’era ovvio, si registrano grandi incrementi nel settore degli igienizzanti.  Su tutti, colpisce il dato di vendite dei gel igienizzanti per le mani: solo nelle prime sei settimane dell'anno si sono vendute più di 900mila confezioni nella grande distribuzione, pari a un fatturato di 2,5 milioni di euro, nove volte in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo i dati dell'Istituto globale di misurazione e analisi dati Nielsen, il "sellout" è stato di 900mila confezioni e il fatturato di questo segmento di prodotto ha messo a segno una crescita dell'827% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Entro fine febbraio, dopo le razzie in supermercati e discount, è previsto un milione di pezzi venduti. 

 

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