- CREDITO D’IMPOSTA A FONDO PERDUTO PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI E PER ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO FINO A 1,5 MILIONI DI EURO PER LE PICCOLE AZIENDE E 15 MILIONI DI EURO PER LE GRANDI AZIENDE
UN’OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO AZIENDALE CON RIDUZIONE DELLE IMPOSTE DA NON PERDERE
Nel nostro paese le iniziative per agevolare le aziende non sono molto frequenti ma esistono.
Tra gli strumenti validi che il legislatore ha messo a disposizione negli ultimi tempi è sicuramente da segnalare la possibilità di fruire dei crediti d’imposta.
Con la Legge di stabilità 2016 ( Legge n.208/2015 ) è stato introdotto, per gli anni dal 2016 al 2019, un credito di imposta a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Mancano solo pochi giorni prima che detta agevolazione volga al termine, vediamo come funziona.
Beneficiari:
Sono beneficiari tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, individuabili in base all’articolo 55 del TUIR n. 917/1986, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle aree ammissibili
L’Agevolazione:
L’agevolazione consiste nell’attribuzione all’impresa di un credito d’imposta pari a:
- 45 % dell’investimento per le piccole imprese
- 35 % dell’investimento per le medie imprese
- 25 % dell’investimento per le grandi imprese
Il Credito potrà essere utilizzato in compensazione con altre imposte a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità e l’ammontare del credito.
Spese ammissibili:
I beni agevolabili devono essere:
- strumentali all’attività d’impresa;
- nuovi;
- destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolato
Il riferimento normativo ai “beni strumentali” comporta che i beni devono essere di uso durevole ed atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa.
Sono, quindi, esclusi i beni “merce” e i materiali di consumo.
Rientrano tra i beni agevolabili anche quelli acquisiti mediante leasing finanziario con acquisto finale
Opportunità di sviluppo:
E’ evidente che il credito d’imposta rappresenta un enorme opportunità di sviluppo aziendale in quanto permette all’azienda di destinare la propria liquidità ad investimenti in beni strumentali che le permetteranno di essere più competitiva sul mercato anziché dissipare risorse per il carico fiscale. Inoltre l’agevolazione del credito d’imposta per il mezzogiorno è pienamente compatibile con altre agevolazioni statali quali il super ammortamento e l’iper ammortamento.
L’anno 2019 al momento, salvo proroghe, è l’ultima annualità in cui è possibile far valere la norma agevolativa.
Altra ghiotta opportunità è data dal CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO, introdotta nel 2013 al fine di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese. Nonostante tale agevolazione sia stata introdotta ben 6 anni fa, ad oggi risulta ancora poco conosciuta ed approfondita.
Di seguito alcune informazioni per capirne di più.
A chi è rivolto?
- Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
Cosa si intende per investimenti in Ricerca e Sviluppo
Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali. Sono altresì incluse spese sostenute da imprese operanti nel settore del tessile e della moda per l’ideazione e la realizzazione di nuovi campionari non destinati alla vendita, nonchèall’innovazione dei materiali o delle tecniche di lavorazione.
Sono invece escluse le spese sostenute per modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino dei miglioramenti.
Quali vantaggi
Viene concesso un credito d’imposta fino al 50% delle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto per un massimo annuale di 20 milioni di europer beneficiario, calcolato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo nel triennio 2012-2014.
La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo sostenute nel periodo 2017-2020.
Come ottenerlo
Il credito d’imposta sarà automaticamente riconosciuto con l’inserimento in bilancio delle spese di Ricerca e Sviluppo e nella dichiarazione dei redditi al quadro RU. Inoltre sussiste l’obbligo di certificazione delle spese sostenute con una perizia di un dottore commercialista e revisore contabile.
L’anno 2020 al momento, salvo proroghe, è l’ultima annualità in cui è possibile approfittare dell’agevolazione. Chiedi subito la consulenza adatta alle tue esigenze!
Lo Studio Piscicelli De Felice ha affiancato diverse imprese nella pianificazione degli investimenti e nella predisposizione della pratica di riconoscimento del credito d’imposta in tutte le sue fasi amministrative, fiscali e di bilancio. Conseguendo risultati soddisfacenti in termini di ottimizzazione delle risorse e miglioramenti degli assets aziendali.