La trasformazione della ditta individuale in SRL: scopri la procedura e i vantaggi
Cos’è il conferimento d’azienda?
Con un'operazione straordinaria di conferimento d’azienda, l’imprenditore individuale (costituitosi in forma di ditta individuale) può apportare la propria azienda in una società di nuova costituzione oppure in una società preesistente, ricevendo in cambio una quota di partecipazione al capitale della società beneficiaria. Analizziamo gli aspetti salienti della procedura e i relativi vantaggi. Nel corso della vita di un’impresa, il soggetto titolare dell’attività può, per svariate ragioni, decidere di continuare a svolgere la propria attività non più da solo, ma associandosi con altri soggetti. In questo caso, per passare da un’attività di impresa individuale a una impresa societaria è necessario effettuare una operazione straordinaria che prende il nome di conferimento. Attraverso il conferimento della ditta, l’imprenditore fa entrare la sua azienda (concetto diverso da società) nella società conferitaria, in cambio non di denaro, bensì di una partecipazione al capitale di quest’ultima. Di solito quando si ha a che fare con questo tipo di operazione straordinaria, la forma societaria prescelta è una società di capitali (S.p.a. o S.r.l.), in quanto consente una maggiore autonomia patrimoniale e suddivisione di compiti e responsabilità rispetto alle società personali.
Cosa bisogna fare?
Nel caso in cui il conferimento della ditta venga effettuato in una società di nuova costituzione, è necessario procedere alla valutazione dell’azienda conferita, al fine di determinare il valore dell’apporto per la determinazione delle quote del capitale sociale della società conferitaria. A tal fine sarà necessario rivolgersi ad un dottore commercialista revisore legale per la redazione della relazione di stima giurata ai sensi dell’art. 2343 del Codice Civile, il quale dovrà attestare il valore da attribuire all’azienda conferita, tenendo conto complessivamente delle sue componenti patrimoniali (attive e passive) e della sua capacità di produrre profitti. Tale relazione andrà allegata all’atto notarile di costituzione della nuova società, e determinerà la quota di partecipazione al capitale sociale della società neocostituita sia dell’imprenditore conferente che degli eventuali altri soci, in proporzione al totale del capitale sottoscritto.
Nel caso in cui il conferimento della ditta venga effettuato in favore di una società preesistente, sarà necessario procedere ad una valutazione sia dell’azienda conferita, che dell’azienda della società conferitaria, al fine di definire i rapporti di forza tra i soci della società risultante dal conferimento:
- quelli dei soci preesistenti;
- quelli del titolare della ditta individuale conferita, al quale dovrà essere assegnata una partecipazione commisurata al valore economico dell’apporto rispetto al valore economico della conferitaria.
Quali vantaggi dal punto di vista fiscale e patrimoniale?
Il grande vantaggio che consente un’operazione di questo tipo è il regime di neutralità fiscale dell’operazione. Cosa significa? I conferimenti di aziende, effettuati tra soggetti residenti nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese commerciali, non costituiscono realizzo di plusvalenze o minusvalenze. Pertanto l’operazione non genererà materia imponibile da sottoporre a tassazione per i soggetti coinvolti. Un altro vantaggio importante risiede nel cambio di regime di tassazione degli utili prodotti dall’azienda, che non saranno tassati più in capo al soggetto titolare con l’aliquota IRPEF di riferimento (che varia dal 23% al 47% a seconda del reddito complessivo), ma verranno tassati in capo alla società con aliquota IRES fissa al 24%.
Infine, va considerato il vantaggio per l’imprenditore di passare dalla responsabilità illimitata sulle obbligazioni della ditta individuale alla responsabilità limitata alla sola quota di capitale sociale sottoscritta per la società costituita.
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Dott. Alfonso Arnone