BONUS A FAVORE DI CHI ACQUISTA TV E DECODER DI NUOVA GENERAZIONE
E’ in Gazzetta Ufficiale il decreto legge del ministero dello Sviluppo Economico che dà via libera al bonus per chi compra televisori e decoder. Il cambio sarà necessario, entro il 30 giugno 2022, per ricevere il segnale tv che verrà trasportato lungo le frequenze del digitale terrestre con una nuova tecnologia, ribattezzata Dvb-T2.
Si tratta di mini incentivi, con uno sconto di 50 euro al massimo. Sarà possibile richiedere il contributo, sia acquistando fisicamente in negozio che online, a partire dal 18 DICEMBRE 2019 e fino a esaurimento delle risorse. Che ammontano attualmente a 151 milioni di euro.
Autocertificazione Isee
L’incentico è previsto per le famiglie con un reddito complessivo (Isee) fino a 20.000 euro. Scaricheranno dal sito del ministero dello Sviluppo un modulo, col quale certificheranno di rientrare nella categoria di reddito beneficiata dai contributi.
Nuova tecnologia
Per ricevere il nuovo segnale irradiato in Dvb-T2, sarà necessario dotarsi di televisori che siano compatibili con questa nuova tecnologia di trasporto del segnale tv. In alternativa, per vedere il nuovo digitale terrestre (Dvb-T2), possiamo conservare il vecchio televisore e agganciare un piccolo decoder. Decoder decisamente economici, certamente al di sotto dei 50 euro del bonus.
Alternativa satellite
L’alternativa è il satellite gratuito. In questo caso, sarà necessario comprare il decoder TivùSat (messo in campo dalla società che ha Rai e Mediaset come soci fondatori). Al momento, TivùSat ha 3 milioni e mezzo di tessere attive. Questo decoder TivùSat costa non poco. Servono almeno 120 euro. Ma anche questo decoder TivùSat potrà essere acquistato con il bonus di 50 euro (il decreto cita il satellite e il cavo come tecnologie ammesse al contributo).
Calendario
Si parte dal 18 dicembre del 2019. Il contributo resterà in piedi fino al dicembre del 2022. I finanziamenti pubblici sono pari a 25 milioni per il 2019, a 76 milioni per il 2020, a 25 milioni per il 2021, a 25 milioni per il 2022. Parliamo, dunque, di 151 milioni in quattro anni. Una cifra non enorme. Il governo Conte, però, potrebbe stanziare somme ulteriori con le prossime leggi di Bilancio.
Scadenze reali
Le emittenti televisive (come Rai, Mediaset, la7 o le locali) – sottolinea il sito de La Repubblica – trasmetteranno i loro canali con lo standard Dvb-T2 a partire dal 30 giugno 2022. Ma la prima scadenza importante, in realtà, è più vicina. Già a partire dal primo settembre 2021, le emittenti manderanno in soffitta un vecchio sistema di codifica del segnale che gli esperti chiamano MPEG-2. Che cosa significa questo, in concreto? Significa che tutti i canali televisivi saranno irradiati in alta definizione. Quindi, da settembre 2021, saranno in grado di ricevere i canali solo quei televisori adatti alla ricezione dell’alta definizione.